lunedì 7 marzo 2011

OGNI VOLTA CHE TORNO DA BilBOlbul, SONO CONTENTO DI ESSERCI ANDATO.

A BilBOlbul, per alcuni giorni consecutivi, succedono tante cose nello stesso momento ma in posti diversi. Se succedono due cose che ti piacciono, devi scegliere. E comunque molte sei destinato a perderle. (BilBOlbul è ambientato nella realtà fisica. Se fosse ambientato su facebook sarebbe un'altra cosa).
Con il poco tempo che c'è, figuriamoci se mi sono messo a fare foto, pero tre ne ho scattate, con il BlackBerry. La terza, vertice e abisso di surrealismo involontario, me l'ha fatta notare Alessandro Tota sulla porta del bagno di un ristorante in centro.


Ma è successo molto altro.

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